La Storia Parrocchiale

In passato sul territorio Nocerino esistevano molte chiese intitolate a San Pietro, ed è proprio a una di queste che è legata la storia della nostra parrocchia. In particolare, in località Fioccano esisteva una chiesa intitolata a S. Pietro che certamente non rientrava tra le principali chiese nocerine a causa delle scarse risorse sia economiche e sia in termini di proprietà a disposizione. Proprio accanto a quest'ultima, fu eretta la chiesa di Santa Maria del Presepe, la quale in breve tempo risultò la proprietaria della più antica chiesa di San Pietro, che secondo le testimonianze disponibili risultava essere poco più di un rudere già alla fine del '500 [1].Nocera Inferiore Piazza Santa Monica

La nascita della chiesa di Santa Maria del Presepe e del convento Agostiniano, risalente alla seconda metà del '500, è dovuta alla famiglia Carafa che tra il 1521 e il 1648 detenne il feudo di Nocera. In quel periodo, Tiberio Carafa avviò il progetto della costruzione di una nuova chiesa, attraverso la compera del terreno su cui edificare l'opera. Tuttavia, fu Alfonso Carafa a portare a compimento il progetto, affidandola nell'anno 1577 all'ordine agostiniano, il cui primo priore fu padre Egidio de Dura [1].

L'Ordine di Sant Agostino, la cui tradizione fa risalire la sua origine a Sant Agostino ma che formalmente ebbe inizio nel 1244, è composto da frati mendicanti detti agostiniani. Nel 500 ebbero il periodo di massima affermazione attraverso missioni finalizzate a propagare il proprio ordine in diversi territori, tra i quali America, Asia e Africa [2]. Anche i nostri territori videro la presenza di quest'ordine che svilupparono una comunità, che non fu mai numerosa, che sarebbe durata per circa 230 anni [1].

Dopo qualche decennio dalla fondazione della chiesa e monastero di Santa Maria del Presepe e dall'affidamento all'ordine, gli agostiniani istituirono al suo interno la confraternita intitolata a Santa Monica e a Santa Maria della Consolazione, la cui presenza è testimoniata sino ai primi decenni del '900. A tal proposito, nel 1930 il priore pro tempore Domenico Angrisani Armenio confermava la presenza della comunità come costituita da 50 anime, suddivise tra confratelli e consorelle. Fu proprio la presenza di tale confraternita fece in modo che la popolazione potesse riferirsi alla nostra parrocchia anche attraverso il nome di S. Monica. Il 20 Settembre del 1601 il vicario generale Fulvio da Ascoli concedeva l'aggregazione all'Arciconfraternita bolognese di S. Maria della Consolazione e di San Giacomo [1].

Il monastero dei padri agostiniani, situato nella piazza di Fioccani, presentava un portone non molto grande che non permetteva l'ingresso delle carrozze. Procedendo attraverso il portone, il pian terreno era costituito da due lunghe stanze, un porticato e una scala di fabbrica che portava al piano superiore. Il piano superiore presentava un corridoio lungo e grande, in cui si affacciavano sette piccole stanze utilizzate nel tempo per accogliere religiosi e gendarmi reali. Completava la struttura, un cortile con pozzo, un piccolo giardino e un quartino che sorgeva nella piazza, alla cui base ospitava diverse botteghe, costituito da tre stanze adibite a uso di refettorio e cucina [1].

Nocera Inferiore Chiesa Santa Maria del Presepe

La chiesa era costituita dall'altare maggiore, da quattro altari laterali e dall'altare della cappella della confraternita di S. Monica. Immaginando per un secondo di potervi entrare e di procedere con passo lento verso l'altare maggiore, alla nostra sinistra avremmo potuto scorgere prima la cappella e il relativo altare di Santa Maria del Soccorso e in seguito la cappella, caratterizzata da una piccola cupola, intitolata a San Nicola da Tolentino (uno dei santi più rappresentativi dell'ordine agostiniano che nel 1632 era riconosciuto come patrono di Nocera de' Pagani). Procedendo verso destra, invece, era possibile incontrare dapprima la cappella dedicata a San Pietro apostolo e poi la cappella di Santa Maria di Costantinopoli, davanti alla quale il pavimento presentava una lastra di pietra dalla quale era possibile accedere alla cripta sottostante. Alle spalle dell'altare maggiore era disposta la sacrestia, un ampio locale, in cui erano ospitati un confessionale e oggetti di varia natura, tra i quali due statue di San Nicola di Tolentino e S. Vito, un quadro di S. Nicola ed altri oggetti sacri. Il campanile era composto da tre campane, rispettivamente una grossa, media e piccola [1].

Con il Regio Decreto n. 448 del 7 Agosto 1809, preceduto dal Regio Decreto del 14 Agosto 1806, fu decisa la chiusura del convento, a cui non vi furono reazioni o resistenze da parte degli agostiniani, ormai pronti per il provvedimento. Questo evento segna nella storia della nostra parrocchia l'inizio di un periodo d'incertezze riguardanti la sua collocazione, che trovò sostentamento nella confraternita di Santa Monica e dagli abitanti della piazza di Capofioccano. Nell'anno 1839 [3] il nuovo vescovo di Nocera de' Pagani, mons Agnello Giuseppe d'Auria, decise di riorganizzare l'assetto esistente delle parrocchie presenti sul territorio, decretando la nascita, dallo smembramento della parrocchia di San Matteo, del Corpo di Cristo e S. Maria del Presepe. Infatti, da tempo la parrocchia di Sant Matteo non riusciva più a fornire una risposta esaustiva alle esigenze di una comunità molto estesa di fedeli, che contava circa diecimila anime [1].

La struttura storica fu abbattuta completamente nel 1967 a causa dello sviluppo demografico e urbanistico che interessò la città di Nocera. Di fatto la struttura logorata dal passare degli anni, degli eventi e dalle dimensioni ridotte, non poteva rispondere più alle nuove esigenze. Pertanto, la nuova struttura molto più ampia e luminosa, con uno stile spiccatamente moderno fu costruita nell'area della vecchia chiesa [1].

I Parroci della Parrocchia

 

Di seguito si riportano i parroci che nel tempo hanno guidato la nostra comunità:

  • 1840 - 1883: Don Matteo Petti, ordinato all'età di 27 anni, fu sospeso nel 1855 per via dei rapporti poco idilliaci con i propri parrocchiani. Pertanto per cinque anni l'amministrazione fu conferita a Don Raffaele Libroia per poi ritornare a Petti nel 1860;
  • 1883 - 1940: Don Fernando Rossi, ordinato all'età di 31 anni, mantenne l'incarico per ben 57 anni;
  • 1940 - 1947: Don Carmine d'Alessio;
  • 1948 - 1972: Don Antonio Caso si trovò ad affrontare il periodo della crescita economica che interessò il nostro territorio. Fu pertanto da attribuire a questo parroco la scelta di costruzione di una nuova chiesa sulle ceneri della vecchia, per fare fronte alle crescenti esigenze dei fedeli;
  • 1972 - 1994: Don Gaetano Ficuciello, parroco molto amato dalla sua comunità per via delle sue doti umane e amore per il prossimo;
  • 1994 - 2015: Don Ciro Galisi promotore di diverse attività all'interno della nostra parrocchia, tra cui la nascita dell' associazione Buon Samaritano;
  • 2015 - ad ora: Don Piercatello Liccardo;

 

[1] Santa Maria del Presepe La Memoria, La storia - Gerardo Ruggiero - Rotary Club Nocera Inferiore-Sarno Distretto 2100 Italia, 2014.

[2] Ordine di Sant'Agostino, wikipedia.it

[3] Gennaro Orlando “Storia di Nocera de' Pagani” Volume III